Villa Quintarelli-Ruffo, è un’antica dimora, nel cuore della Valpolicella. Dal 1500 ne conserva la storia, le forme architettoniche e le floride campagne circostanti. Con l’inserimento in organico del figlio Francesco si è voluto siglare il passaggio di questi decenni di viticoltura famigliare, con lo studio del brand e dell’immagine di prodotto. È l’inizio di una storia che non ha mai finito di generare i suoi frutti.
Per questo progetto il minimalismo neutrale rimane il protagonista assoluto. Analizzando i libri di Aldo Manuzio abbiamo ricreato nel logo l’idea di una piramide rompendo la leggibilità del nome Nepos Villae. Il dittongo finale unito alla croce in lamina creano nel logo un messaggio solenne, forte e memorabile.
In etichetta il carattere romano xilografico si abbina al carattere lineare dell’epoca moderna.
Il bianco candore della carta completa la linea delle scelte estetiche per i vini di quest’area della Valpolicella classica.
Quando abbiamo la possibilità di scoprire carteggi, mappe e documenti dal passato, amiamo ricostruire i segni e i disegni, riadattandoli graficamente a seconda dei diversi utilizzi: etichette, scatole, comunicazione. Quando emerge un disegno e lo teniamo stretto e lo sappiamo declinare in ogni strumento di comunicazione.
Una verifica presso l’Archivio di Stato di Verona ci ha permesso di verificare e confermare le proprietà della Villa e i nomi dei vitigni, confermando le scelte finali abbinate ai singoli prodotti.
La ricerca di un nome costituisce un lungo iter creativo, burocratico e non ultimo legale.